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domenica, dicembre 26, 2010


Grandi città: è crisi ambientale



In questi giorni è stata pubblicata la classifica annuale diEcosistema urbano, indagine promossa da Legambiente e Ambiente Italia sullo stato delle principali città italiane. Ciò che è emerso in questo 17esimo rapporto, è l’evidente crisi ambientale che ha colpito i vari centri urabani della penisola.
Rispetto all’analisi dello scorso anno, la classifica generale ha visto in lieve progresso la sola Torino, che si è attestata al 74° posto, scalando tre posizioni. Dando uno sguardo più ampio alla classifica, spicca il primato di Genova, grande città che ha conseguito il miglior piazzamento nonostante sia scesa dal 22° posto al 32°. Milano è letteralmente precipitata dal 46° al 63° posto. Stessa sorte per Roma, che passa dalla 62esima posizione alla 75esima. Le cose non sembrano andare meglio al Sud, dove Napoli e Palermo peggiorano notevolmente la loro situazione di classifica. Il capoluogo campano, infatti, scivola al 96° posto (dall’89°) e quello siciliano è ora 101°, rispetto alla 90esima piazza della passata edizione.

Piccola soddisfazione per il capoluogo emiliano. Bologna è infatti l’unica città, fra le più popolose del paese, capace di collocarsi nella top ten, confermando il nono posto finale. Anche la testa della classifica non ha subito variazioni degne di nota. Belluno si è ripreso il primato ai danno di Verbania, che comunque può accontentarsi di un dignitoso secondo posto. Va sottolineato che la città veneta è alla terza vittoria nelle ultime quattro edizioni, segno evidente di una buona politica a livello ambientale. Il podio è completato da Parma, terza nella classifica 2010. A seguire troviamo Trento e Bolzano, città abituate ai posti alti della classifica. Le due novità in top ten sono rappresentate daLivorno, che ha raggiunto il decimo posto, e Pordenone, che ha compiuto una incredibile scalata passando dal 37esimo posto di un anno fa, all’ottavo di quest’anno.
Ma non appartiene alla città friulana il primato della migliore scalata. Oristano, infatti, è riuscita nell’impresa di guadagnare ben 52 posizioni raggiungendo un buon 22esimo posto. Impresa anche di Avellino, che passa dall’80° al 29° posto. Guardando all’altra faccia della medaglia, non può non risaltare la caduta verticale di Lecco, che dalla 30esima posizione è scivolata alla 79esima. Male ancheRieti (da 32ª a 78ª, meno 46) e Campobasso (da 39ª a 70ª, meno 31).

fonte:newnotizie.it


 




 

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