Alla cortese attenzione
de
Comando Generale del
Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera
Ammiraglio Ispettore
Capo Giovanni Pettorino
Istituto Superiore per
la Protezione e la Ricerca Ambientale
Responsabile del
Servizio per il coordinamento della fauna selvatica Piero Genovesi piero.genovesi@isprambiente.it
Raggruppamento
Carabinieri Biodiversità – Ufficio Comando in Roma
Colonnello Raffaele Pio
Manicone
Ministero dell'Ambiente
e della Tutela del Territorio e del Mare - Capo Segreteria del Ministro Fulvio
Mamone Capria
Ministero dell'Ambiente
e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Protezione
della Natura e del Mare
II Divisione
Biodiversità, Aree protette, flora e fauna
IV Divisione Tutela degli
Ambienti Costieri e Marini
Antonio Maturani,
Oliviero Montanaro
Oggetto: emergenza coronavirus – richiesta tutela avifauna
nidificante sulle spiagge e regolamentazione operazioni di preparazione spiagge
per la stagione balneare 2020
Con la presente, le scriventi
Associazioni richiedono agli Enti in indirizzo, per quanto di loro competenza,
un intervento URGENTE e coordinato in merito a quanto esposto di seguito.
Premesso che
in questo periodo nelle spiagge, in
seguito all’interdizione dell’accesso per l'emergenza Coronavirus e alla
conseguente mancanza/scarsità di presenza e disturbo antropici, l'avifauna è
presente ovunque. Sono stati infatti riportati dalla stampa numerosi casi inconsueti
di frequentazione e di nidificazione di alcune specie in aree urbane
solitamente molto antropizzate.
Visto che
sono numerose le specie, tra cui alcune
molte rare e protette ai sensi delle vigenti leggi e delle Direttive europee,
che nidificano negli habitat costieri. Tra esse vi sono Beccaccia di mare Haematopus ostralegus, Fraticello Sternula albifrons e l'ormai noto Fratino
Charadrius alexandrinus, specie simbolo della biodiversità e della
protezione degli ecosistemi costieri, costantemente minacciata dal disturbo
antropico.
Preso atto che
l’assenza di disturbo ha portato
e porterà queste specie a nidificare indifferentemente nelle aree protette, in
quelle di spiaggia libera, di fronte al lungomare delle località rivierasche ed
anche dentro le aree in concessione per l'uso turistico/balneare.
Dato che
a quanto risulta, in Emilia-Romagna, già dai prossimi
giorni è stato permesso ai titolari delle concessioni di poter iniziare a
sistemare le spiagge in previsione di una apertura di stagione per il fine
settimana del primo maggio o comunque prima del ponte del 2 giugno.
Visto che
come precedentemente esposto, è
proprio ora che le specie nidificanti sono in piena attività sulle spiagge della
regione.
Dato che
la distruzione di nidi e
l'uccisione dei pulcini sono reati penali ai sensi degli articoli 544 bis e 727
bis del Codice Penale.
Tutto ciò premesso
è evidente che, non appena
riprenderanno i lavori per la pulizia e la sistemazione degli arenili e per la
posa delle attrezzature balneari nelle spiagge date in concessione o utilizzate
liberamente per la balneazione, i nidi, le uova e pulcini, saranno
involontariamente danneggiati o distrutti da macchinari e operatori.
Si chiede pertanto agli Enti in
indirizzo di:
-
agire con la massima urgenza per richiedere e
concordare, con il coordinamento di Guardia Costiera e Polizie Locali, attività
di controllo lungo tutte le spiagge, affinchè si possano individuare tutti i
nidi già attivi, o in procinto di esserlo, in modo da poter programmare
adeguatamente l’intervento di pulizia delle spiagge, comprese quelle date in
concessione, laddove vi fossero già nidi in cova al momento delle operazioni;
-
informare e sensibilizzare correttamente gli
operatori balneari, affinché possano svolgere al meglio il loro lavoro senza
mettere a rischio l'avifauna nidificante - in particolar modo quella protetta
ed a rischio estinzione - ed evitare di incorrere inconsapevolmente in
eventuali sanzioni;
-
predisporre affinché Carabinieri Forestali e
Polizia Locale possano essere coadiuvati, con tutte le dovute precauzioni per
l'emergenza in atto, da ornitologi volontari di comprovata esperienza e dalle
guardie giurate volontarie munite di decreto, appartenenti alle associazioni di
protezione ambientale riconosciute;
-
permettere che ai volontari sia consentito, nel
caso l'emergenza e le relative restrizioni dovessero proseguire, di poter
svolgere, sotto la supervisione ed il coordinamento degli enti competenti, le
operazioni di monitoraggio e di vigilanza relative alle zone di presenza
dell'avifauna protetta e delle nidificazioni in corso;
-
consentire e favorire adeguate azioni di
monitoraggio della nidificazione in atto e del successo riproduttivo, vista
l'eccezionalità delle condizioni ambientali in essere.
LE ASSOCIAZIONI
COMITATO NAZIONALE CONSERVAZIONE
FRATINO
ACCIPITER
ARDEA
AS.FA.VE.
ASOER
ASOIM
ASTORE
COT
GAROL
LIPU
ORME
ORNITOLOGI MARCHIGIANI
SAGITTARIA
SOA
SOCIETÀ VENEZIANA DI SCIENZE
NATURALI
STORCAL
WWF ITALIA
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